Pettenasco Cortile della Casa Medioevale

 


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Paolo Angeli Prime esperienze musicali in un vecchio autobus abbandonato nella periferia della Sardegna settentrionale apprende i rudimenti della chitarra dal padre. "Aspirante al comando di navi mercantili" presso l'Istituto Tecnico Nautico di La Maddalena, nel 1989 si trasferisce a Bologna. Parallelamente agli studi di chitarra jazz (sotto la guida di Tommaso Lama), all'interno dell'universitą occupata, con il Laboratorio di Musica & Immagine ed altri sparuti compagni inizia un lavoro di sperimentazione musicale, con continui scambi e collaborazioni tra musicisti provenienti da aree diverse. Con il LM&I suona tra il 1990 ed il '97 in numerosi festivals di musica "innovativa" e di cinema, produce tre CD e collabora con il musicista anglo-australiano Jon Rose. Successivamente dallo stesso gruppo nascono varie gemmazioni: Trabant, funambolesca orchestrina che alterna un repertorio di danze popolari a collaborazioni teatrali; Mistress, sestetto cameristico che esegue musiche di Stefano Zorzanello; Angeli-Zorzanello duo, che generalmente si propone in contesti di musica improvvisata aprendosi a collaborazioni con altri musicisti. Nello stesso periodo inizia a suonare la tuba con la Banda Roncati, stupenda esperienza di musica sociale, la batteria con i Diamant Brin, gruppo del musicista serbo Dragan Nicolic e fonda un quintetto vocale che esegue il repertorio paraliturgico dell'area gallurese (Sardegna settentrionale). E' socio fondatore della Scuola Popolare di Musica Ivan Illich e dell'etichetta indipendente Erosha. Parallelamente suona con Eva Kant (ensamble composto da 28 elementi) gruppo con il quale ha collaborato con diversi musicisti tra cui Fred Frith (esecuzione dell'opera Pacifica e realizzazione dell'omonimo lavoro discografico), Butch Morris (Conduction '32) e partecipato al progetto "Risonanza Magnetica '96". Un rinnovato interesse per la cultura musicale sarda lo porta ad approfondire la tradizione musicale del nord della Sardegna, conoscendo Giovanni Scanu (il pił vecchio suonatore di chitarra sarda ancora in vita) che lo guida alla conoscenza delle forme del canto con accompagnamento di chitarrra. Nel '95 pubblica per l'etichetta Erosha il CD Dove Dormono gli Autobus, presentato nello spazio Audiobox (Rai radio 3) e meritevole di segnalazione nel settore della musica contemporanea del concorso Iceberg '96. All'interno del festival Isole che parlano (Palau agosto '96), al Link (Bologna) e in diretta radiofonica per il programma Audiobox (auditorium RAI, Roma, Aprile '97) il gruppo Fraģli realizza il progetto live dello stesso lavoro discografico, punto di sintesi di tutte le esperienze citate. Nello stesso anno inizia a fare concerti con una particolarissima chitarra sarda preparata. Partecipa al festival internazionale Die lange nacht der gitarre (Podewill Berlino) e vince il primo premio al concorso "Posada Jazz Project". Nel 1998 pubblica il CD Linee di Fuga-solo per chitarra sarda preparata ottenendo ampi consensi da parte della critica specializzata. Ha svolto concerti da solista per Rai Radio3 in diretta radiofonica (la stanza della musica) e in differita (Angelica Festival, Clusone Jazz, Radio3 Suite). Dal 1998 svolge un'intensa attivitą concertistica esibendosi nel circuito nazionale ed internazionale della musica Jazz improvvisata e della musica contemporanea. Ha suonato con Jon Rose, Otomo Yoshide, Frank Schulte, Lukas Simonis, Elliot Sharp, Carlo Actis Dato. E' laureato con il massimo dei voti al D.A.M.S., Universitą di Bologna, con una tesi in etnomusicologia: La gara di canto. Il canto a chitarra nella Sardegna settentrionale. Lavora, per l'Istituto Regionale Etnografico della Sardegna, alla costituzione della fonoteca di musica tradizionale Archivio Musicale Mario Cervo. Insieme al fotografo Nanni Angeli cura la direzione artistica del festival Internazionale di Musica-Teatro e Arti Visive Isole che Parlano.

PETTENASCO Terra antichissima, con testimonianze architettoniche e culturali di grande pregio. La Casa Medioevale č un esempio, ma non si devono dimenticare le chiese, molto interessanti, anche quelle delle frazioni. Ottimi ristoranti in Pettenasco e una bella passeggiata a lago. Curiositą: il ponte ferroviario fine '800 che svetta sopra l'abitato si chiama Ponte della Sassina, ma in una vecchia cartolina viene indicato come "Ponte dell'Assassino". Refuso o polemica architettonica?