Nonio cortile delle Scuole

 


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Una leggenda della musica, il pioniere di una delle più complesse ma coinvolgenti tecniche della musica Americana, un asso della chitarra: Dan Crary, maestro del flatpicking conosciuto internazionalmente per inventiva, gusto e brio. Da più di 50 anni sui palcoscenici, Crary è uno dei pochi artisti, si può ben dire, che trascenda i confini degli stili e dei generi. Nato in Kansas, il suo interesse per la chitarra risale all’infanzia e si approfondisce in gioventù verso la fine degli anni ’50. Le sue prime esibizioni nelle chiese del Midwest crearono e fissarono uno stretto rapporto che continua a pervadere la sua musica di una particolare dimensione spirituale: “Lo si chiami Dio, divinità, spirito del mondo - dice Dan Crary – non si può provare un’esperienza estetica se non si è in contatto con qualcosa che esiste, ma che non si riesce a comprendere appieno.” Da questa punto di partenza essenzialmente spirituale, ha sviluppato un approccio alla chitarra acustica che esplora nuove dimensioni, trasformando uno strumento da sempre considerato d’accompagnamento, in un solista che produce linee melodiche fluenti ed espressive e una incredibile gamma di arpeggi. Nei suoi viaggi negli Stati Uniti, Crary ha appreso stili musicali e motivi tipicamente Americani, rielaborandoli in forma personale e creativa e restituendoli in opere profondamente legate alle radici culturali americane ma al tempo stesso assolutamente nuove. Una carriera lunga e piena di riconoscimenti, sia come solista, che in gruppo (specie con il pluri premiato ensemble CALIFORNIA, attivo negli anni ’90), oltre a molte apparizioni come ospite, hanno consacrato Dan Crary come versatile musicista capace di spaziare da Mozart ai brani della tradizione anglo-americana, fino a pensose ed evocative composizioni originali. Jammed If I Do (del 1994) con Doc Watson, Norman Blake e Beppe Gambetta come ospiti, è stato salutato come uno dei più straordinari incontri di chitarristi del decennio, mentre il suo album solo Thunderation, nel 1992 ha vinto il prestigioso “INDIE” Award della National Association of Indipendent Record Distributors and Manufacturers come “Best String Instrumental Album.” Holiday Guitar, del 1997, ha vinto l’”INDIE” della Association For Independent Music come “Best Seasonal Music” del 1998. Come solista Dan ha creato uno stile che mescola materiali tradizionali da una gran varietà di fonti rigorosamente Americane, con composizioni originali, canto con assoli strumentali, legate da storie e osservazioni che parlano al pubblico delle sue esperienze e del suo intimo. La sua abilità di relazionarsi sia musicalmente che a livello personale lo ha portato al successo non solo in Nord America, ma in tutto il mondo, con concerti e workshop dall’Europa al Giappone, fino al Pacifico meridionale. In questi tempi in cui le star di ieri sono oggi troppo spesso degli sconosciuti dell’oggi, e i generi passano di moda troppo rapidamente, una musica come la sua che attraversa gli stili e i decenni restando gradevole e coinvolgente, è una vera rarità. Se profondità, creatività e longevità sono le stimmate di un processo artistico, Dan Crary va riconosciuto come uno dei più grandi artisti della musica tradizionale Americana dei nostri giorni. .