Il Comune ospitante riunisce tre insediamenti (Nonio, Oira e Brolo) che, nel corso dei secoli, all’attività agro-pastorale hanno unito quella artigianale con la produzione di chiodi e ferramenta, la tornitura del legno e la lavorazione del serpentino di Oira, un marmo pregiatissimo e raro impiegato anche nella costruzione e decorazione del Duomo di Milano, con il quale è stato realizzato l’ambone della Basilica di S.Giulio sul’Isola. Ristoranti e trattorie di buon livello, ma chi cerca la specialità locale deve assaggiare l’ impagabile “focaccina”!

 

 


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DOMENICA 15 AGOSTO Nonio cortile delle Scuole: Giò Marinuzzi e Andrea Filippucci: Romana di nascita, ma con il Brasile nel cuore, Giò Marinuzzi è una delle più intense interpreti della musica carioca. Canta e compone brani sia in italiano che in portoghese. Si esibirà accompagnata da Andrea Filippucci, un virtuoso della chitarra (usa sia la acustica che la classica) che suona uno strumento brasiliano divertentissimo: il cavaquinho

Nata in una famiglia di illustri musicisti (nipote del direttore d'orchestra Gino Marinuzzi, figlia del compositore d'avanguardia Gino Marinuzzi jr e di Liana Santarone pianista classica), studia musica (pianoforte, prima con la nonna paterna, anch'essa pianista, poi con la madre) ma si distacca presto dalla "retta via": ai tempi della canzone di protesta del 1968 comincia a suonare la chitarra da autodidatta (successivamente studierà anche chitarra classica con il maestro Sergio Notaro) e milita poi in gruppi come il "Canzoniere del Lazio". Negli anni '60 scopre la musica brasiliana grazie a due chitarristi: Franco Corvasce, dal quale impara le armonizzazioni di tipo jazzistico, ed il fuoriclasse brasiliano Irio De Paula, col quale canterà in seguito per parecchio tempo tenendo frequenti concerti in duo in tutta Italia. L'artista approfondisce la sua passione per la canzone brasiliana compiendo le sue prime esperienze artistiche davanti all'esigente pubblico del "Folkstudio", il mitico locale romano che ha ospitato artisti come Bob Dylan, Gato Barbieri o gli italiani Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Rino Gaetano. Insieme a questi ultimi la Marinuzzi forma per anni il gruppo "Folkstudio giovani" ed ispira, tra l'altro, la canzone di De Gregori "Non c'è niente da capire". Nel 1979 va in Brasile, ci resta un paio d'anni (tiene concerti in numerosi locali soprattutto a São Paulo come il "Fulò da Laranjeira", "O ponto", "Agua Benta", "Saudosa Maloca" da sola o con "ritmica" brasiliana, tanto di musica italiana che brasiliana, compie approfonditi studi sulla storia della M.P.B. mentre collabora con la Gravadora Continental alla creazione di un metodo per chitarra, studia "capoeira" per un anno presso l'Academia di Mestre Paulo Gomes e grazie al prezioso materiale discografico raccolto una volta tornata in Italia tiene una serie di seguitissimi programmi a Radio Tre Rai). Da allora scrive ed interpreta canzoni sia in italiano che in portoghese e si presenta al pubblico con varie formazioni: con il chitarrista Michele Ascolese ed i "Samba Carnaval", con i "Mandrake som" del percussionista brasiliano Mandrake, con i "Bye Bye Brasil" (insieme al chitarrista Gianluca Persichetti ed al percussionista Stefano Rossini) e più volte come già detto in duo con lo straordinario Irio de Paula. Si esibisce nei migliori jazz-clubs romani ed in vari teatri di tutta Italia, scrive anche colonne sonore e musiche per la televisione (come per lo sceneggiato per bambini "Ciondolino"), partecipa a programmi televisivi (tra cui ricordiamo per la Rai "L'altra domenica" di Renzo Arbore, "I numeri Uno" con Rossano Brazzi, "Carnevale di Alassio" presentato da Falcão e la Elmi, per GBR e Telemontecarlo numerosi recitals ed interviste) e radiofonici (tra cui "Folkoncerto", 13 puntate sulla storia della musica brasiliana e la recente "Storia della bossa nova" per "Storyville" tutte scritte e condotte dall'artista su RadioTre), ed esplora il territorio dello "swing" italiano con il gruppo revival "Swing in Italy", insieme alla vocalist Donatella Pandimiglio ed al pianista Riccardo Biseo. Nell'85 è stata invitata per la prima volta a Nairobi dall'Istituto Italiano di Cultura a presentare un suo recital sulla storia della canzone italiana che ha avuto luogo al National Theatre ed al British Council e grazie al grande successo ottenuto lo spettacolo è stato poi richiesto in molti altri paesi come l'Egitto, la Turchia, la Somalia, l'Etiopia, l'Eritrea, la Turchia, la Bulgaria, il Brasile, la Bolivia. Svolge da tempo attività didattica ed ha tenuto tra l'altro per molti anni il corso di chitarra brasiliana al Centro de Estudos Brasileiros presso l'Ambasciata Brasiliana a Roma; grazie alla sua valida attività didattica può tra l'altro annoverare tra i suoi allievi di musica artisti illustri come l'attore Claudio Amendola ed i cantautori Francesco De Gregori e Sergio Caputo. È ricordata nel libro "Canto latino: origine evoluzione e protagonisti della musica popolare del Brasile" di Giancarlo Mei come cantante e chitarrista che si è distinta tra gli interpreti di questo genere. (Da "Il dizionario della canzone italiana", presentazione di Renzo Arbore, a cura di Gino Castaldo, ed. Curcio con alcune aggiunte in corsivo)

Andrea Filippucci nasce a Roma nel 1980. Si diploma presso il Conservatorio di S. Cecilia in Composizione con F. Carotenuto e in Strumentazione per banda con R. Tega. Nel 2008 consegue, presso lo stesso Conservatorio, la Laurea specialistica di secondo livello in Composizione, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Compositore, chitarrista e arrangiatore, è autore delle musiche di numerosi spettacoli di teatro danza, tra cui I Giganti della Montagna, in scena all'Auditorium-Parco della Musica nel 2006 e Sogno di una notte di mezza estate, in scena al Teatro Molière, in Roma, nel 2004. Suona anche il cavaquinho, strumento che alterna alla chitarra nei concerti in duo con Giovanna Marinuzzi, nome storico della musica brasiliana in Italia. Affianca ai concerti anche un'intensa attività in studio di registrazione. Ha suonato e collaborato con: Otto Ohm, Marco Morandi, Orange Park Records, Dueffel Music, Ernesto Migliacci, Rai Trade, Giò di Sarno, Luce, Michele Amadori, Gabriele Lopez. Suo l'arrangiamento d'archi dell'ultimo singolo degli Otto Ohm "Come parlo di te". Come compositore collabora con la casa editrice Multidea scrivendo le musiche per "The Magic Wand", corso multimediale di inglese per bambini; è autore, inoltre, delle musiche di un filmato realizzato dalla società di effetti speciali Videa. È attivo come arrangiatore anche nel campo dei musical, tra cui Heidi di D. Lees-Blakey e La storia infinita di R.Gori. Dal 2001 collabora con il Teatro di Roma nell'ambito dei Laboratori Teatrali Integrati "Piero Gabrielli" come compositore, chitarrista e tastierista: sue le musiche de I vestiti nuovi dell'imperatore, in scena al Teatro Sette, in Roma, nel 2001; nel 2008 suona, inoltre, nello spettacolo Il Cerchio Magico, in scena a Montecarlo al teatro Princesse Grace, per la regia di Roberto Gandini. Svolge anche una notevole attività didattica, in particolare presso l'Accademia Nomos di Roma, dove è titolare delle cattedre di chitarra moderna, armonia e composizione, e dove partecipa attivamente a seminari di approfondimento e campus estivi. Nel 2009 ha vinto il Premio Speciale Siae Astro Nascente per la Musica da film, nell'ambito della manifestazione "Golden Graal".