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Un Paese a Sei Corde

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Tessarollo al Foxtrot (di Pettenasco)

18/02/2013

Luigi Tessarollo, Alberto Gurrisi, Adam Nussbaum: HAMMOND TRIO

sonorità vintage sul lago d'Orta

In netto ritardo, ma sperando riusciate a sentirveli in giro per il mondo, nuntio vobis gaudium magnum: un concerto di ottima qualità dai suoni vintage che a chi ascoltava il progressive danno ancora frizzoloni giù per la schiena. E' il 30 gennaio u.s. (non Unione Sovietica o United States, ma ultimo scorso! come si scriveva nelle lettere commerciali di un po' di anni fa). Il Foxtrot è un bel locale aperto di fresco sul lago d'Orta, a Pettenasco, sulla punta di Crabbia: l'ambiente è simpatico, la vista sul lago di notte è splendida, la birra buona ma... il palco è messo in modo perlomeno a capocchia e non si vede un tubo, cioè del bello della diretta te ne perdi una grossa fetta (rima fatta apposta).
Infatti i tre entrano in campo, ma appena si siedono spariscono dietro a un nugolo di testecorpigambeschiene. E dunque quando senti la voce dell'Hammond (ero un fan di Brian Auger e di Keith Emerson) per qualche istante ti illudi che sia veramente un mitico C3 recuperato da qualche studio di registrazione o da qualche riparatore di paesini lontani. Disillusione: è un Nord C1 che imita molto bene l'Hammond, che è collegato ad un Leslie (ricordate?), ma che Hammond non è. Però l'Alberto Gurrisi è proprio bravo e ci sforna sopra assoli pieni di intuizioni mai banali, di buon livello tecnico ma senza voler fare lo "sborone". Insomma si sente che suona con leggerezza, che non ha bisogno di sfoderare tutta la panoplia delle sue capacità per farci capire quanto è bravo. Chi invece dopo le prime due battute fa capire che a tutti che non scherza per niente è il Signor Nussbaum Adam, il quale al volante di una bellissima Gretsch (che bella batteria!) parte a mille all'ora con la naturalezza dell'ovvietà. Il Signor Nussbaum in quanto a precisione potrebbe fare il controllo qualità alla Longines, e soprattutto riesce a tenere le fila del gruppo con invidiabile sicurezza. E veniamo ora a parlare di Luigi Tessarollo, che i nostri affezionati cittadini del Paese a Sei Corde già conoscono bene. Luigi ha a mio parere un fiuto straordinario nella scelta di collaboratori e musicisti con cui suonare. In più ha una grande abilità ad adattarsi alle situazioni e alle formazioni più diverse. E scusate se è poco. Con la sua Gibson 35 distilla vere perle musicali nei momenti di migliore ispirazione, e sa farle scendere nelle orecchie del pubblico quasi con noncuranza, con una leggerezza che a noi ci piace. Il trio marcia alla grande tra pezzi originali e classici rivisitati con una strizzata d'occhio, con ironia direi. Ma quando dopo l'ennesimo bis Luigi e Soci chiudono la baracca, quando finita la birra guidi lungo la riva del lago di notte, ti accorgi che le dita tamburellano sul volante i ritmi che ti girano ancora nella mente e nella pancia. Il cielo è pieno di stelle e il freddo non punge troppo. Che bello!





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