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Un Paese a Sei Corde

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Paolo Bonfanti a Baveno

24/07/2015

Paolo Bonfanti non "banfa", ma fa bellissimi concerti, anche da solo...

Ma secondo voi, quanti ce ne sono di musicisti che da soli sanno reggere alla grande un'ora e mezza di spettacolo, su un palco che sembra un asse da lavare, con un SR da 200 W che serve contemporaneamente la chitarra (senza pedalini né elettroniche varie) e un 58 vulgaris come microfono? Pochi. E che nel corso del concerto sappiano attraversare la storia della musica americana dell'ultimo secolo spiattellandoti lì, come niente fosse, sempre in perfetto stile, il ragtime, il blues, rock&roll, R&B, ballads, rap e chi più ne ha….? Ancora meno. E che oltre a tutto questo riesca anche a catapultare dal palco sul pubblico un'energia da centrale atomica, nel massimo rispetto dell'ambiente (emissioni praticamente zero), e a parlare senza annoiare nessuno di temi fondamentali quali il lavoro, l'ambiente, il razzismo? Pochini pochini, neh? Uno dei pochini pochini è Paolo Bonfanti, il mio "Italian Boss", che se fosse nato da altre parti che non Genova magari sarebbe nelle charts internazionali, ma non sarebbe quello che è, ossia un vero musicista e un ottimo chitarrista.
Tiene la scena come pochissimi il Bonfanti, sa far ridere, pensare, far battere le mani in coro a tutto il pubblico senza chiederlo. Il suo "tiro" è formidabile. Claudia, la sua compagna di vita, fa un tifo da ultrà in mezzo al pubblico. Paolo invita a comprare il suo nuovo cd live con arietta furba da Gilberto Govi, ci delizia con pezzi praticamente da tutti i suoi cd e anche qualche inedito. Suona pezzi suoi (sempre eccellenti!) o ci fa scoprire piccoli gioielli storici mai sentiti o quasi dalla grande tradizione d'oltreoceano. Titoli? I suoi "Dark and Lonesome night", "Exiles on back street", il "Put your fist in a black glove" che io amo tanto, e alla via così per un'ora e mezza di grande divertimento. Che bello questo giardinetto del Circolo ARCI Il Brutto Anatroccolo di Baveno (VB) con le note del magno Paolo!
PS Caro Paolo, se c'è un musicista in giro che non è un "banfone", quello sei tu!





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